IL TOUR SU CANOVA NEL 2022 IN VENETO
Bicentenario della morte di Antonio Canova, la perla fra gli scultori, ecco due tappe in Veneto e diverse curiosità storiche per scoprirlo al meglio. Seguimi...
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Il 2022 è il bicentenario della morte dello scultore, in merito a questo evento molti musei in Italia non hanno perso l'occasione di onorare l'artista, durante la lettura dell'articolo ti mostro due luoghi salienti per Antonio Canova (1 novembre 1757 Possagno - 13 ottobre 1822 Venezia) mi concentrerò sulla zona della Serenissima Repubblica di Venezia (697 - 1797) - terra natale dell'artista - in particolare su Venezia e Possagno.
Canova è stato un personaggio poliedrico, non solo un abile scultore ma un artista a trecentosessanta gradi, sicuramente ci è più noto per le sue sculture in marmo, ma anche i bozzetti, le pitture, terracotte e soprattutto i gessi preparatori non sono di certo meno suggestivi.
In questo articolo vi consiglio due luoghi da visitare in Veneto per ripercorrere, sicuramente in parte, quello che riguarda la vita di questo artista tanto amato, ai nostri tempi e anche ai suoi.
Suggerimento 1 - Venezia
In questa prima parte mi soffermo su Venezia e sulle sculture di A. Canova presenti presso Le Gallerie dell’Accademia di Venezia con una curiosità sulla Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari e dei rapporti che ha avuto con Napoleone Bonaparte. La città del leone alato è stato luogo della sua formazione adolescenziale, frequentò le calli e campi della città, - prima di partire per l'Urbe - dove ci ritornò il suo cuore, nel vero senso del termine.
Sebbene non sia necessario avviare il tour necessariamente da Venezia, preferisco dare il via con prima tappa proprio da qui poiché l’artista avviò il suo apprendistato da Venezia, precisamente dalla Bottega Torretti, fondata dallo scultore e intagliatore Giuseppe Torretti, inoltre il giovane passava molto tempo all‘Accademia di nudo al Fonteghetto della Farina, diventata accademia dal 1700 - attualmente sede della Capitaneria di porto in bacino San Marco - ed in Galleria di Ca‘ Farsetti a Rialto - attualmente municipio della città - dove poteva ammirare i calchi in gesso di varie opere classiche.
Le Gallerie dell’Accademia di Venezia, accolgono diverse opere dell’artista, specialmente all’interno del Tablino (sala 13), ove vi sono raccolte interamente opere di Canova, esso fu progettato da Andrea Palladio - infatti prende il nome di Tablino palladiano - il tablino accoglie opere come il pugile Cruegante, il calco in gesso ritraente Madama Letizia Ramolino in Bonaparte, il calco del busto di Napoleone Bonaparte, con cui erano in stretto contatto, difatti realizzò anche una scultura in particolare che prende il nome di Paolina Borghese in veste da venere vincitrice, lei era la sorella di Napoleone, - in Borghese dopo l'unione con Camillo II Borghese - il calco in gesso si trova all'interno della casa natale a Possagno e la scultura in marmo presso la Galleria Borghese di Roma. Nella Loggia (sala 7) delle Gallerie dell’Accademia, inoltre, sono presenti dei rilievi narrativi come l’Annunciazione, la Creazione dell’uomo, altri bassorilievi e opere a tutto tondo come i Leoni.
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Curiosità sull’opera in gesso raffigurante Paolina Borghese in veste da venere vincitrice: nonostante sia uscita quasi inerme dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il gesso purtroppo più volte è stato soggetto a incurie da parte di turisti negligenti, l'ultimo episodio successo nel 2020 coinvolse un turista austriaco che pensò di sedersi ai piedi della statua rompendo accidentalmente due dita del piede, questo episodio portò l'opera per l'ennesima volta al restauro.
Curiosità su Canova e Bonaparte: Una domanda mi sorge spontanea... come mai Canova realizzò diverse opere alla famiglia Bonaparte? Tu ne sei a conoscenza? - Se sai la risposta scrivilo nei commenti - Napoleone è stato uno dei massimi committenti di Canova, addiritura da prima che diventasse imperatore gli commissionò diverse opere, l'artista inizialmente non fu molto entusiasta poiché Napoleone fu l’artefice di diverse spoliazioni avvenute in Italia causando - secondo Paul Wescher - il più grande spostamento di opere d‘arte della storia, infatti il famoso Leoconte, svariate opere di Tiziano Vecellio, Francesco Hayez, Antonio Canova e tanti altri furono prese dall’esercito francese, lo spostamento di opere d’arte durò addirittura per ventanni, dal 1797 al 1815. I due successivamente trovarono un accordo, Canova fu incaricato da papa Pio VII ad andare in Francia e Napoleone restituì all'Italia buona parte delle opere come sculture, dipinti, opere pittoriche che finalmente tornarono in patria. In seguito a questo episodio l’artista divenne "Ispettore generale delle antichità e delle arti dello Stato della Chiesa, con il compito di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico".
All’interno la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari: è presente un monumento funebre con una storia molto curiosa. Il monumento presenta la parola “Canova”, inizialmente potrebbe sembrare una firma ma invece è il monumento funebre di Antonio Canova dove all'interno era presente il cuore dell'artista, adesso si trova al Museo Canoviano di Possagno. L'opera funebre sebbene sia stata realizzata dai suoi allievi, essi si sono ispirati al modello del progetto del monumento funebre per l’artista Tiziano Vecellio realizzato da Canova, ma non fu mai costruito, mentre realizzò Il Monumento funebre per Maria Teresa d'Austria, dal 1798 al 1805, commissionato dal marito principe Alberto di Sassonia.
"Ho letto che gli antichi una volta prodotto un suono erano soliti modularlo, alzando e abbassando il tono senza allontanarsi dalle regole dell’armonia. Così deve fare l’artista che lavora ad un nudo.". - Antonio Canova
Suggerimento 2 - Possagno
Il secondo suggerimento è rappresentato dalla città natale, Posagno - comune trevigiano - lì è presente la Casa natale con i suoi disegni, incisioni, pitture ed abiti, inoltre è possibile visitare il Museo canoviano con la Gypsoteca ononima, edificata per volere del fratellastro Giovanni Battista Sartori, i calchi in gesso delle opere di rilievo trasferiti anche dalla bottega romana, inoltre è presente la Biblioteca e la Casa natale. A pochi passi dal museo si trova il Tempio canoviano, chiesa costruita per volere dello stesso Canova, attualmente è lì che si trova il suo corpo.
Attualità
Mostra a Treviso: Canova, gloria trevigiana
Ti consiglio una mostra da visitare prossimamente al Museo Bailo di Treviso, fa parte dei musei civici trevigiani, come ben sappiamo Antonio Canova nacque a Possagno, comune della provincia di Treviso. Dal 14 maggio al 25 settembre 2022 sarà presente presso le sale del Museo Bailo la mostra “Canova, gloria trevigiana. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico” come può mancare una tappa come questa?
Sai che è stata rinvenuta a Londra una statua in marmo riguardante la Maddalena Giacente (1819-1822) vent’anni fa è stata acquistata per 5.200 sterline da una coppia inglese come statua da giardino e ora andrà all’asta per 8 milioni? È stata realizzata a fine carriera dunque mostra i classici tratti neoclassici con tratti riguardanti il romanticismo, la scultura in gesso è possibile ammirarla alla Gypsoteca Canoviana.
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Pensiero personale
Pensando ad Antonio Canova i miei ricordi sobbalzano indietro ai tempi del liceo quando ho realizzato la mia tesina riguardo il Neoclassicismo, infatti ho inserito come immagine di copertina proprio Amore e Psiche, un’ opera alquanto poetica, da lui la mia ricerca si espanse al periodo neoclassico per intero con tanto di approfondimento sulla letteratura, pittura, architettura e tutto ciò che ne consegue.
Da quel giorno sono trascorsi tanti anni, ma, nonostante io abbia conosciuto altri artisti che sono entrati nella cerchia dei miei preferiti, Antonio Canova ne rimane sempre ai vertici.
Spero di averti trasmesso un pizzico della mia passione per l’arte attraverso l’articolo di oggi.
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ARTOUR
Federica Leonardi
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