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Ravenna in un giorno

Immagine del redattore: Federica LeonardiFederica Leonardi

Spesso ci capita di programmare diversi viaggi o gite fuori porta, ma, a volte per il tempo, per i pochi giorni liberi a disposizione, o per non spendere molto denaro finiamo per rinunciare a delle esperienze fanstastiche, così le archiviamo per altro tempo ancora. Sarebbe il caso, invece, di programmare più spesso visite culturali anche di un solo giorno. Conoscere una città o rivederla ti consente di toccare con mano diversi luoghi di interesse storico artistico ma al contempo di passare una giornata in totale relax, spensieratezza e soprattutto lasciarti trasportare da infinita cultura.

Ravenna è una città importantissima dal punto di vista storico artistico paleocristiano ma anche contemporaneo, si mostra come città viva, attiva, adatta alla gente desiderosa di movida e di sapere, conoscere questa città dovrebbe essere fondamentale per ognuno di noi, è necessario un giorno o un fine settimana per scrutare l'essenza dei luoghi più interessanti che solo Ravenna può offrire, per poi magari ritornare in un secondo momento per acquisire ulteriori informazioni, ma, anche se hai un solo giorno a disposizione puoi riuscire a vedere i luoghi più importanti della città che sono portatori, ancora oggi, delle vicende politiche e religiose della capitale dell'Impero Romano d'Occidente e successivamente capitale ostrogota e bizantina.

Io ho fatto un weekend facendo tappa a Ravenna il sabato, ed il giorno successivo Imola (se ti interessa un articolo su Imola scrivilo nei commenti).


Fin dai tempi del liceo artistico studiando le Basiliche, i Mausolei ed i mosaici ravennesi ho sempre maturato interesse e curiosità nel vederli dal vivo. Finalmente dopo tanti anni ho coronato questo desiderio. In quest'articolo vi parlo della mia esperienza in quel di Ravenna e dell'offerta culturale IN VIAGGIO FRA LUOGHI ARTISTI E OPERE D'ARTE, per poi andare ad approfondire temi circa l'organizzazione museale che ho avuto modo di riscontrare durante il mio soggiorno in città.


Basilica di Sant'apollinare in Classe


La mia prima tappa è stata caratterizzata dalla visita alla Basilica di Sant'Apollinare in Classe, già patrimonio dell'UNESCO dal 1996, ho notato l'ambiente molto pulito ed organizzato, soprattutto sono presenti in loco dei pannelli espositivi con spiegazioni e curiosità riguardo la Basilica, purtroppo non ho riscontrato figure atte a spiegare la storia di questa architettura religiosa, nessuna figura come mediatori culturali o guide turistiche è stata messa a disposizione dalla struttura. Ed è un vero peccato poichè il sito ha tanto da raccontare ma, purtroppo come in molti altri beni italiani manca la comunicazione e la valorizzazione.

Come da foto potete notare delle sculture dalle sembianze di bufale dal titolo "Bufale Mediterranee" realizzate in bronzo dall'artista Davide Rivalta, scultore nato a Bologna nel 1974 ma considerato ravennate, dunque è possibile notare diverse opere sue in giro per la città come "I Gorilla" nel cortile del Tribunale e i "Rinoceronti" nella sala del consiglio presso l'Autorità Portuale. Le sculture di fronte la Basilica di Sant'Apollinare in Classe furono realizzate nel 2012, ho trovato molto interessante il lavoro site- specific di D. Rivalta, immortalando le bufale nell'atto di avvicinarsi, l'opera nella sua interezza e complessità dona allo spettatore curiosità ed ammirazione legata alla visione del mondo animale inserito in un contensto per nulla banale. L'istallazione permanente fu inserita in questo contesto nello stesso anno di realizzazione, il 2012, durante la mostra "Terre promesse".


Basilica di Sant'Apollinare Nuova


La Basilica di Sant'Apollinare Nuova ha caratterizzato la mia seconda tappa, riconosciuta anch'essa patrimonio UNESCO dal 1996, è stata costruita tra il 493 e il 526 per volere di Teodorico, re dei Goti. Attraverso il sito "Opera di Religione della Diocesi di Ravenna" è possibile prenotare la visita ed effettuare il pagamento anticipato di tutte le tappe previste. Inoltre sono riportare sul sito anche degli accenni di storia di queste immensità bizantine. Le spoglie del santo fondatore della città di Ravenna, Apollinare, situate precedentemente presso la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, poi dal IX secolo fuorono traferite presso questa Basilica aggiungendo l'appellativo "Nuova" così da differirla all'altra architettura religiosa.


Battistero Neoniano


Ed ecco la mia terza tappa presso il Battistero Neoniano o degli Ortodossi, all'interno del quale è possibile sostare non più di cinque minuti, così come per il Battistero di Galla Placidia. Fu realizzato nel V secolo, prese il nome dal vescono Neone premurandosi di far proseguire la sua costruzione, esso si trova di fianco al Duomo e vicino al Museo Diocesano che ho visitato successivamente. La sua forma è al quanto interessante poichè si presenta a pianta ottagonale, inoltre esso è il battistero meglio conservato al mondo. Entrando al suo interno si è senza dubbio catturati dai mosaici presenti nella cupola raffigurate la scena del Battesimo di Cristo, mentre al centro in basso è presente una fonte battesimale in marmo risalente al XVI secolo.


Cappella e Museo Arcivescovile


In foto è possibile notare la Cappella di Sant'Andrea all'interno del Museo Arcivescovile, unico monumento ortodosso realizzato durante il regno di Teodorico, i mosaici della cappella infatti sono datati nel periodo storico teodoriciano in cui a Ravenna coesistevano due maggioranze religiose, quella ariana e quella ortodossa (cattolica).


Mausoleo di Galla Placidia


La mia quinta tappa è stata caratterizzata dalla visita al Mausoleo di Galla Placidia, edificato a metà del V secolo, in passato si presentava unito alla chiesa di Santa Croce, ma furono separati nel 1602, dunque attualmente fa parte del complesso di San Vitale, inoltre si presenta interrato di 1.5 mt rispetto al livello della strada a causa della subsidenza (in geologia, lento e progressivo sprofondamento del fondo di un bacino marino o di un'area continentale).

Il Mausoleo fu edificato per volere di Galla Placidia per raccogliere le sue spoglie, ma, in realtà non fu mai utilizzato per quello scopo poichè probabilmente fu sepolta a Roma presso la tomba di famiglia. Galla Placidia è la figlia di Teodosio il Grande, sorella di Onorio, e madre del futuro imperatore Valentiniano III.


Basilica di San Vitale


Ecco che dulcis in fundo arrivo alla mia ultima tappa bizantina, la maestosa Basilica di San Vitale, il capolavoro della città. Fu edificata per volere del vescovo Ecclesio dopo la sua visita a Costantinopoli, realizzata in età giustiniana rappresenta la massima espressione di architettura bizantina in Italia. Il tamburo e la cupola furono rimaneggiate nel 1700 da Severino Barozzi, Ubaldo Gandolfi e Jacopo Guarana, con lo stile del trompe-d'oeil non passa di certo inosservata, ma l'attenzione massima è sicuramente rivolta verso il presbiterio con delle scene musive raffiguranti il nuovo ed il vecchio testamento.

In un giorno ho avuto il piacere di scoprire 6 su 8 dei siti UNESCO ravennati come Basilica di Sant'Apollinare in Classe, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano, la Cappella Arcivescovile all'interno del Museo Diocesano, il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale, ho senza dubbio in programma di ritornare a visitare nuovamente questa splendida città, così colgo l'occasione di visitare gli altri due siti UNESCO, il Battistero degli Ariani, ed il Mausoleo di Teodorico.




Tutte le fotografie sono state scattate da me con la Canon 1200 D e l'obiettivo canon 10-18. Fatemi sapere tramite i commenti se vi è piaciuto questo articolo e se siete interessati al mio prossimo "Un giorno ad Imola".


Grazie per l'attenzione!

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Federica Leonardi


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